giovedì 13 novembre 2008

STOP AL DEGRADO



Da anni il quartiere è in preda al malgoverno delle giunte di sinistra, che hanno lasciato completamente a sé stesse grandi aree, come ad esempio, l'intero Pilastro, ormai luogo inaccessibile per le persone civili. Il quartiere San Donato rivestirebbe sul piano teorico un ruolo di grande importanza, poiché ospita sia i palazzi della Regione Emilia-Romagna sia gli edifici della Fiera di Bologna, che ricordiamo essere una delle maggiori in Italia. Ciò fa pensare non solo all'insufficienza dei servizi nel settore della mobilità e dei trasporti, sia a livello suburbano (uscite della tangenziale e strade mal gestite e mal curate) sia a livello extraurbano (uscite autostradali).Ma ci si dovrebbe anche fermare a riflettere su quale immagine riceve chi ha questo primo approccio alla realtà bolognese: un paesaggio urbano lasciato a se stesso, grandi aree verdi che necessitano di riqualificazione, poiché sono lasciate all'uso, o meglio all'abuso di rom e di drogati che le usano come luogo di spaccio.I grandi viali principali, ricordiamo Viale Aldo Moro e Viale Europa, offrono uno scenario triste, ospitando prostituzione e atteggiamenti del tutto contrari al comune senso del pudore. È tempo che gli abitanti di questo quartiere, che conserva comunque intatto un grande patrimonio di bolognesità, facciano sentire le proprie ragioni, e diano voce alle preoccupazioni che essi hanno non solo per sé stessi, ma anche per i loro figli, che viene da chiedersi, come possono crescere, avendo quotidianamente sotto gli occhi un simile spettacolo.


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